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Gli occhi dell'artista Herman mentre lavora su uno dei suoi quadri

L'artista si presenta

Herman nasce nel 1969 a Campo san Martino e l’artista spunta da un incontro con le opere di Giotto della Cappella degli Scrovegni. Da sempre legato alla matita ed al foglio, come ad un fedele compagno, Herman non perde occasione per ritrarre, raffigurare, schizzare e rappresentare. Ai suoi 17 anni vive alla ricerca della tecnica grafica che meglio risponde alle sue esigenze creative di disegno a mano libera.  La carta è il supporto preferito da sempre, semplice e a portata di mano, con matite, carboncino, gessetti, china, pastelli e pastelli ad olio. A 24 anni approda alla pittura ad olio.   I quadri con acrilico o colori ad olio restano la tecnica che preferisce e che meglio si addice al suo modo di fare arte. 

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Intervista all'artista

-"Quando ti sei approcciato al mondo dell’arte?" 

-"Ho sempre sognato di fare l’artista fin dalla tenera età. Nessuno nella mia famiglia dipinge e la voce ufficiale di casa reputava l’arte come un passatempo, ben lontano dall’idea di un impegno lavorativo e sono cresciuto con l’idea che l’arte è libera dalle richieste di mercato. I miei studi potevano essere per lavori “concreti” e non ho potuto fare l’istituto d’arte come avrei voluto. In compenso ho lavorato e mi sono procurato la conoscenza in altre maniere, nutrendo la mia curiosità e continuando a disegnare dovunque potevo. Ovviamente i miei disegni erano apprezzati, seppur visti solo come un diversivo da quello che doveva occupare il mio impegno quotidiano. Ho sempre desiderato esprimermi attraverso l’arte grafica perché amo questo linguaggio, il suo aspetto sociale capace di rappresentare momenti storici e pensieri che animano la storia del momento.  Le immagini sono in dialogo con la realtà piena di significato che spesso non trova parole." - 

-"Quando hai iniziato a desiderare di dipingere?"

-"La prima volta che ho visto la Cappella degli Scrovegni in una gita scolastica delle medie. Sono rimasto colpito e quello che ho visto mi ha entusiasmato. Mi ricordo nitidamente cosa ho provato davanti all’immagine del diavolo che mangia una persona e ne defeca un'altra, un’immagine così forte e di grande potenza comunicativa. Mi hanno sempre colpito quelle rappresentazioni pittoriche con profondo significato, meno della pittura che si è dedicata alla riproduzione della realtà nel suo apparire agli occhi. Lì dove la rappresentazione cela e rivela ciò che gli occhi non colgono e l’animo vede, regala una visione della realtà condivisa ma non sempre raccontata."-

 

-"Autori che ti piacciono?"

-"Amo Caravaggio, Vermeer, Turner, Rivera, Modigliani, Picasso, Dalì, Depero, Magritte, sono tanti gli artisti che apprezzo e diciamo che mi hanno sempre appassionato le opere del futurismo e del surrealismo. Da ragazzo mi sono approcciato al mondo dell’arte attraverso le biografie degli artisti. Andavo in libreria e cercavo libri sui pittori e gli stili, le tecniche e gallerie d’arte. Partecipavo a serate a tema su tecniche pittoriche o artisti ed un po' alla volta ho imparato a muovermi nel mondo dell’arte che mi ha guidato nelle mie ricerche. 

Quando hai iniziato a disegnare? 

Fin da molto piccolo mi divertivo con carta e matite e a scuola ho imparato qualche semplice tecnica che mi ha stimolato la curiosità che poi mi ha portato a cercare. "-

 

-"Cercare cosa?" 

-"Ho provato varie tecniche grafiche alla ricerca di quella che maggiormente rispondesse alla mia voglia di raccontare le storie dell’animo.  

A 17 anni ho comperato l’aerografo perché ho visto un dipinto su di un furgone, fatto con l’aerografo. Ho esplorato la tecnica, con diverse mascherature ed ho disegnato sul legno, su oggetti, sulla moto ma non mi ha soddisfatto come pensavo. All’epoca non c’era la grafica digitale e si usava molto questa tecnica anche per le copertine dei dischi in vinile. A 18 anni ho fatto un corso di disegno a matita e carboncino: è stato il periodo della passione per i fumetti. Ho disegnato con i pastelli ad olio, gessetti, china, acquarello, pastelli morbidi, etc. Ho fatto papiri di laurea e tatuaggi, ho disegnato sul muro ed utilizzato la mia capacità grafica in tantissimi ambiti. Tra tecniche ed esperienze, ho sempre cercato ciò che poteva essere più adatto a me ed al mio modo di disegnare. "-

-"Quando sei approdato alla pittura su tela?" 

-"Conoscendo gli artisti che bazzicavano gli stessi ambienti mi sono incuriosito della tela ma soprattutto della pittura ad olio e a 24 anni ho fatto un corso di pittura ad olio, anche perché mi piaceva l’odore della trementina. Oggi dico che mi piace l’acrilico e l’olio, i colori sono di facile stesura e versatili, amo giocare con i volumi e con le pennellate, inoltre la tela non è l’unico supporto che preferisco. Sicuramente prediligo supporti solidi."-

quadro di due persone in due barche, l'una distante dall'altra

Dipingo perchè...

Mi fa stare bene, provo una profonda pace, come in un momento d’intimità in cui sento che faccio qualcosa di buono. Come se uscisse da me un po' della mia anima. I colori sulla tela sono come sentimenti che fai fatica a raccontare. 

Cosa provi quando le persone guardano i tuoi quadri? 

Sono curioso e voglio vedere che reazione hanno di fronte ad un mio quadro. 

Si può dire che i tuoi quadri sono lavori davanti ai quali ci si attende una reazione? 

Si, come quando ci si trova di fronte ad un’emozione forte di qualcuno che ti sta dinanzi. Una cosa è certa, non tutti sono disposti a lasciarsi coinvolgere. 

i miei soggetti

Ci sono soggetti che ami particolarmente? 

 

"No, non credo, forse qualcuno guardando i miei quadri potrebbe dire diversamente ma io, consapevolmente non ho preferenze se non per quello che sento in quel momento. Vedo o sento qualcosa che mi emoziona, mi coinvolge e mi lascio ispirare, diventa colore, forme, tratto e immagini sulla mia tela."

un uomo si tura le orecchie per non sentire le voci della gente indifferenziata
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Servizi

L'artista si presta per esecuzione di quadri su richiesta, grafiche per svariati scopi pubblici e privati e la vendita di alcuni dei suoi quadri, anche in versione stampa su tela.

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Grafica 

Dipinti dell'autore

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